Neuroscienze
Oltrefrontiera
Risorse |
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MENTE E CERVELLO |
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G. M. Edelman
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Naturalizing
Consciousness. A theoretical framework |
PNAS, 2003,
100/9, 5520-5524 |
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Una sintesi della teoria della coscienza
di Edelman, più ampiamente esposta in testi che ormai appartengono
ai classici della letteratura in campo neuroscientifico e
biofilosofico, quali "La materia della mente" e "La seconda
Natura" |
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G. Tononi
G. M. Edelman
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Consciousness
and complexity |
PScience,
1998, 282, 1846-1851 |
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Solitamente, quando si va alla ricerca
dei correlati neuronali degli atti di coscienza, vengono
identificate regioni particolari del cervello, o colonie neuronali,
come punti di riferimento principali. In contrasto con questa
visione meccanica si propone un diversa modalità di approccio
fondata sul concetto di "nucleo dinamico" - dynamic core -
come modello di integrazione neuronale e caratteristica di supporto
alla sfera della coscienza. |
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N. Block |
Consciousness, philosophical issues about |
The
Enciclopedie of Cognitive Science |
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Una
presentazione dell''eterno hard problem filosofico che si ripercuote
sulla ricerca neuroscientifica: l'incapacità di descrivere il
rapporto mente e cervello e di spiegare l'origine e la natura della
coscienza. Dopo avere descritto le diverse soluzioni prospettate,
l'autore propone una prospettiva di analisi che procede da una preventiva
ridefinizione del concetto di "coscienza" per individuare infine il
punto in cui ricercare la "chiave di volta" utile ad impostare, con nuovi
strumenti teorici, un discorso critico sul rapporto mente/cervello. |
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A. Bechara
H. Damasio
A. Damasio |
Emotions,
decision making and the orbitofrontal cortex |
Cerebral
Cortex, 2000, 10, 295-307 |
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L'articolo approfondisce ed amplia con il supporto delle
neuroimmagini l'ipotesi dei marker emozionali (o somatici) -
quali scorciatoie decisionali - che costituisce anche uno dei temi
centrali del libro "L'Errore di Cartesio" di A. Damasio. |
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J. Parvizi
A. Damasio |
Consciousness and the brainstem |
Cognition,
2001, 79, 135-159 |
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Ricerca
delle radici neurobiologiche della coscienza nella sua primitiva
organizzazione come coscienza nucleare (core consciousness) che si
forma dalla interazione elementare tra un oggetto e le modificazioni
di stato che esso produce nell'organismo. La struttura reticolare
del tronco encefalico (brainstem) costituisce la base neuroanatomica
e neurofisiologica per il funzionamento della coscienza nucleare e
del "proto-Sé" - formazione embrionale da cui si sviluppa la
coscienza superiore, o "autobiografica" propria dell'essere umano. |
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J. Jaynes |
Consciousness and the voices of the mind |
Canadian
Psychology, 1986, 13/2 |
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Conferenza in cui Julian Jaynes riprende il tema centrale del suo
libro "Il crollo della mente bicamerale e la nascita della
coscienza" - testo cult nella storia delle neuroscienze. La
coscienza, la cui sfera deve essere ridotta rispetto alla comune
nozione, è "fatta di parole" - narrazione - e nasce da un processo
di interiorizzazione del linguaggio che in origine era esperito
nella forma della voce del Dio. |
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G . Nappi |
Il potere
della mente e gli stati di coscienza.
Alla ricerca dei perduti dei |
Relazione 2
ott. 2004 - Università La Sapienza - Roma |
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Oggi, in
realtà, nessuno è in grado di rispondere in modo esauriente sulla
natura della coscienza e questo problema, ad avviso di molti, può
essere affrontato solo a livello interdisciplinare, sviluppando
nuove alleanze fra umanesimo e scienza. In questa rete navigabile
sulle molteplici rotte della scienza, resta però saldo il
convincimento che la coscienza è apparsa sulla terra solamente
allorquando il grado di cooperazione / integrazione dei circuiti del
cervello ha raggiunto nell’essere umano, evoluzionisticamente
parlando, livelli di complessità tali che la natura, per la prima
volta, ha potuto dire “Io”.
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D. C. Dennett |
Intentional
systems |
The Journal
of phlosophy, 1971, 69/4, 87-106 |
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Was
heisst denken? "Che cosa significa pensare" è il titolo di uno dei
più noti saggi si Heidegger. Nel caso di Dennett la domanda viene
riproposta partendo da un diverso punto di osservazione e potrebbe
essere formulata in questo modo: "Perché non possiamo dire che un
computer non sia un essere pensante?". Credenze, desideri,
aspettative, decisioni, intenzioni ecc. sono termini di uso generale
che noi usiamo non solo in rapporto a noi stessi, ma anche per
interpretare, in tutto o in parte, il comportamento degli animali, o
addirittura dei computer. Che cosa ha/non ha allora in comune questa
varietà di soggetti? |
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T. Nagel |
Brain
bisection and unity of consciousness |
phil415.pbworks.com/f/Nagel.pdf |
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La "frantumazione" articolata della struttura anatomica e
fisiologica del cervello (in particolare la divisione n due emisferi
che si ripercuote anche nell'intreccio di percorsi contrapposti in
cui si formano le nostre sensazioni e percezioni) pone in primo
piano la questione del rapporto tra questa molteplicità e l'unità
operativa della mente o della coscienza. |
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J. R. Searle |
Consciousness |
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La
coscienza è un fenomeno naturale e può essere studiata con gli
stessi strumenti con cui studiamo la natura (e il cervello nel quale
essa è radicata). Il fatto che la sua base ontologica sia soggettiva
non ne impedisce di averne scienza obiettiva. E' necessario
superare la posizione filosofica tradizionale che considera il
"mentale" e il "fisico" come due sfere distinte. Vengono prese in
esame le due principali concezioni della coscienza - il modello
"building block" secondo cui ogni campo è il risultato della
costruzione di parti e il modello "sintetico", secondo cui la
coscienza ha una funzione unificante - dando preferenza al modello
unitario rispetto al "building block model". |
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D. Chalmers |
Consciousness and its place in nature |
S.Stich,
T. Warfield (a cura di), Blackwell guide to phlosophy of mind,
Blakwell, 2003 |
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La coscienza non si inserisce agevolmente nel concetto di natura.
Secondo il comune modo di pensare, la natura coincide con il mondo
fisico, mentre la coscienza non si intende come appartenente al
mondo fisico. Pertanto, se vogliamo inserire la coscienza nella
sfera naturale, o mutiamo il concetto di natura o mutiamo il
concetto di coscienza. |
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D. Chalmers |
On the
search for the neural correlate of consciousness |
S.
Hameroff, A. Kazsniak, A. Scott (a cura di) Towards a Science of
Consciousness II, MIT press, 2003 |
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Definizione del ruolo che le neuroscienza ricoprono nella ricerca di
una teoria della coscienza. Il contenuto di questo articolo riprende
in parte il tema discusso nel cap. 6 di D. Chalmers, The
conscious mind, 1996. |
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P. Raymore |
A materialistic response to David Chalmers' "The conscious mind" |
Standford
University |
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Articolo
selezionato dalla rete. Sintetica esposizione critica della teoria della coscienza di
David Chalmers con una discussione sulla figura metaforica dello "zombi
filosofico". |
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S. Hameroff
R. Penrose |
Conscious
events as orchestrated space-time selection |
Neuroquantology,
2003, 1, 10-35 |
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Uno
sguardo oltre le frontiere della neuroteoretica "convenzionale". La
soluzione del "mistero" della coscienza e del rapporto tra mente e
cervello viene affrontato, da Hameroff (anestesiologo) e da
Penrose (matematico), evocando modelli della fisica quantistica. Le
dinamiche cerebrali corrono su fili sottilissimi che non rispondono
alle leggi della meccanica "classica". Quando questo sistema a
motore quantico, superposizionale, "collassa", si produce una
fenomeno di riduzione, un blitz, che corrisponde all'atto di
coscienza.
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P. Smith
Churchland |
A
neurophilosophical slant in consciousness research |
Progress
in brain research, 2005, 149, 285-293 |
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Spiegare
il meccanismo esperienziale della coscienza in termini neurologici
più essere un obiettivo raggiungibile, se non ancora già raggiunto.
Ricerche a qualsiasi livello diventano importanti, incluse le
ricerche a livello cellulare, che esplorano il ruolo dei
collegamenti tra il nucleo talamico e la corteccia, e ricerche che
esplorano la coscienza dal punto di vista delle azioni.
Concettualmente è giusto pretendere un più chiaro chiarimento su
concetti quali "cause", "correlati" e su ciò che ci si deve
aspettare da una teoria della coscienza. La logica di alcuni
termini, come "qualia", o"riduzionismo" contribuiscono a generare
fraintendimenti sui limiti e sulle potenzialità scientifiche. Sul
piano sperimentale, sarebbe anche necessario una più approfondita
comprensione del ruolo de nucleo talamico nel coordinamento dell'attività
della corteccia ai suoi vari livelli, ed una disponibilità a
riconsiderare l'approccio ortodosso al sistema talamico-corticale. |
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