I demoni

 
          di Pier Giuseppe Milanesi

 

Le immagini (e le loro sequenze) esercitano una potente azione egemonica sul sistema neuropsichico nella sua totalità. Esse costituiscono un potente strumento della coscienza per governare il sistema attraverso rappresentazioni (quadri) pittorici, come è possibile verificare, nel caso più semplice, osservando l’effetto catartico esercitato dai sogni. L’immagine possiede questa forza di incantamento che conduce alla de-realizzazione del mondo ed una parallela de-realizzazione di se stessi. L’immagine esercita questa sua magica forza di estasi e rapimento. Ecco perché Dorian Grey diventa infine il suo stesso ritratto! La nostra domanda è stata dunque questa: se l’immagine è in grado di esercitare questo incantesimo, quale incantesimo può avere esercitato sul mondo, sulla struttura della coscienza di decine di generazioni, quella immagine ovunque capillarmente esposta, mostrata, dipinta, scolpita, ostentata ecc. del dio crocifisso? Quale effetto “plastico” può avere subito questa sterminata folla che si è radunata attorno all’albero della croce? E in che misura una percepibile crisi del cristianesimo e la ricerca di nuove frontiere religiose può preludere ad una diversa domanda e scommessa dell’uomo sull’uomo?

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